Eritema solare: che cos’è?
Una gita, le vacanze al mare o passeggiate in luoghi assolati, senza le dovute precauzioni o con protezioni insufficienti, possono essere l’occasione giusta per l’insorgere di scottature o di un eritema solare.
Con l’esposizione al sole e ai raggi UV (UVA e UVB), infatti, possono verificarsi delle reazioni avverse che interessano la pelle. In particolare, l’eritema solare può essere considerato come una vera e propria ustione: per questo non va sottovalutato, ma trattato adeguatamente.
Le cause dell’eritema solare, quindi, sono da attribuirsi a un’esposizione prolungata ai raggi UV senza una adeguata protezione. L’esposizione ai raggi UV diventa responsabile di un processo di modifica del DNA delle cellule: il sistema immunitario le riconosce come malate e “ripara” il danno causando l’arrossamento.
I soggetti più esposti al rischio di scottature e di eritema solare sono i bambini e le persone che presentano un fototipo di categoria I, II o III, la cui pelle mostra un tipo di sensibilità al sole che può essere molto elevata, abbastanza elevata e mediamente elevata. A parità di fototipo, quindi, anche avendo un incarnato scuro bisogna sempre essere protetti da creme e lozioni specifiche prima dell’esposizione al sole.
I rimedi per l’eritema solare
L’eritema solare può presentarsi nell’arco di tempo che va dalle 6 alle 12 ore successive rispetto all’esposizione al sole. Solitamente l’eritema si risolve in 4-5 giorni, tuttavia la guarigione dipende dal tipo di gravità della situazione. Per attenuare i sintomi dell’eritema è possibile utilizzare farmaci a uso topico; questi vanno scelti in base alla sintomatologia presentata.
Per lenire un arrossamento o il bruciore, è possibile applicare una crema idratante. Se si preferisce, è possibile anche optare per un rimedio naturale scegliendo creme realizzate con essenze vegetali dalle proprietà lenitive e rinfrescanti.
Se l’arrossamento è accompagnato da vescicole ed eccessivo prurito, il rimedio più efficace può essere costituito da una crema a base di cortisone e antibiotico.
Nel caso in cui si presentino dolore persistente nelle zone interessate, mal di testa e febbre, è possibile assumere un antinfiammatorio non steroideo o FANS come il paracetamolo o l’ibuprofene.
Naturalmente, se la sintomatologia si presenta severa e i trattamenti non offrono i risultati sperati, è sempre opportuno consultare uno specialista o il proprio medico curante.
Evitare l’eritema solare: consigli per i bambini
I bambini e i neonati presentano un fototipo molto sensibile, quindi possono andare incontro più facilmente alle scottature. Per evitare loro tutti i fastidiosi sintomi dell’eritema solare basta prestare alcune attenzioni:
Scegliere una crema dall’alto fattore protettivo (50+) che sia idonea per la pelle del bambino;
Per un corretto assorbimento della crema, applicare mezz’ora prima dell’esposizione al sole se si va in spiaggia e rinnovare la protezione di frequente:
Dopo l’esposizione al sole, rinfrescare la pelle con una crema idratante;
Non esporre i bambini nelle ore più calde della giornata, ossia dalle 11 alle 16;
Proteggere la testa e il viso con un cappellino a visiera o a falda larga
Evitare l’eritema solare: consigli per una corretta esposizione al sole
I danni dei raggi UVA e UVB sono oramai ben noti e, come molti sanno, una continua esposizione a questi ultimi può provocare un invecchiamento più rapido dei tessuti cutanei oppure causare il melanoma.
Utilizzare una protezione solare adeguata al proprio fototipo è il primo passo per assicurare un maggior benessere e idratazione alla pelle, e aiuta a prevenire scottature ed eritemi.
La protezione solare non va applicata soltanto nel periodo estivo, ma è consigliabile estendere il suo uso anche nella stagione primaverile.
Come è altresì noto, bisognerebbe evitare di uscire nelle ore più calde, quindi dalle 12 alle 16. Bisogna tuttavia considerare che non sempre questo è possibile, per cui è consigliabile utilizzare cappello e occhiali da sole; inoltre, si può rinnovare più volte l’applicazione della crema solare.
Proteggere il viso è molto importante perché parti come il naso, gli occhi e le labbra risultano essere più sensibili ai possibili danni dei raggi UVA e UVB.