L’arrivo dell’estate in moltissimi individui coincide con il ripresentarsi di una sensazione di stanchezza profonda delle gambe dovuta ad un cattivo ritorno del sangue dai piedi verso il cuore.
Per aiutare il flusso venoso verso l’alto siamo dotati di alcuni sistemi che si attivano grazie al movimento: in particolare piedi e muscoli del polpaccio sono il principale motore di questa pompa fisiologica, sostenuti in tale azione dalle numerose valvole presenti all’interno delle vene che impediscono al sangue, una volta raggiunta una certa altezza, di refluire verso il basso. Una scarsa attività fisica comporterà, quindi, una minore attivazione di questo meccanismo di spinta naturale, che, nel corso degli anni, condurrà ad una più rapida inefficienza delle valvole venose e ad una perdita graduale della tonicità delle pareti venose.
Durante l’estate tutti questi meccanismi compensatori sono resi meno efficienti: il caldo, infatti, determinando un aumento della vasodilatazione, comporterà la comparsa di gambe pesanti, prurito e gonfiore alle caviglie, che sono i principali sintomi dell’insufficienza venosa. Anche uno stile di vita poco salutare può contribuire ad un aggravamento di questa sintomatologia: sovrappeso, obesità, ritenzione idrica, uso di contraccettivi orali, stitichezza, fumo di sigaretta e lo svolgere una professione, che fa stare in piedi ed immobili per molte ore, sono tra le principali cause predisponenti l’insufficienza venosa.
Uno stile di vita più salutare, associato ad una integrazione di principi vegetali, può contribuire alla riduzione di questo problema. In particolare un’analisi precoce può aiutarti a prevenire il problema: la pletismografia è in grado di misurare, in modo non invasivo, la capacità del flusso sanguineo nelle gambe e, quindi, lo stato di benessere delle pareti venose. Prenota oggi stesso, nella tua farmacia, una visita di controllo per un’estate più “leggera”.
Consigli utili
- Correre o Camminare in modo continuativo per almeno 30 minuti al giorno. In questo modo la contrazione del polpaccio e la compressione della pianta del piede facilitano il ritorno venoso.
- Quando possibile, rimanere sdraiati ponendo i piedi più in alto della testa, in modo da facilitare lo scorrimento del sangue verso la testa.
- L’immersione delle gambe in acqua fredda fino al ginocchio aumenta il tono della parete vasale e, quindi, il ritorno venoso. Ancora meglio se si può associare una camminata.
- L’uso delle calze a compressione graduale permette a coloro che lavorano in piedi e in posizione fissa di ridurre la pesantezza e il dolore alle gambe.
- Evitare di esporre le gambe al sole nelle ore più calde del giorno, coprendole anche con un semplice asciugamano.
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