La professione del farmacista, oltre che sulle conoscenze mediche, fonda le sue basi sul concetto di “fiducia”.
Il paziente che entra in farmacia molte volte necessita di un consiglio riferito ad un problema che non sa ben valutare.
Compito del farmacista è capire, con alcune domande mirate, il quadro della situazione per dare il consiglio più appropriato.
Ad esempio, un mal di testa può essere la conseguenza di stress, ansia, insonnia, ipertensione, carenza di magnesio?
Il rapporto di fiducia si crea con il tempo, la disponibilità e l’empatia del professionista che sa costruire le basi per instaurare una connessione con il paziente.
L’obiettivo del farmacista è quello di conoscere la persona che si rivolge a lui e non limitarsi solamente a consegnare i farmaci per la cura di un sintomo.
È importante, infatti, comunicare al cliente l’importanza di capire le ragioni del proprio malessere per poterlo affrontare e risolvere nel modo migliore.
Un’altra attenzione che il farmacista mette in pratica è quella di mettere al corrente il cliente che i farmaci prescritti vanno assunti e conservati in modo corretto per ottenere un risultato.
Tutti questi piccoli accorgimenti e attenzioni da un lato favoriscono la corretta terapia, dall’altro contribuiscono a formare quel rapporto così indispensabile di fiducia.