ALIMENTAZIONE IN CASO DI MENOPAUSA
L’inizio della menopausa viene identificato da donne e clinici, co l’insorgenza di cicli mestruali irregolari o dall’esperienza di sintomi vasomotori che sono riconosciuti facilmente.
Anche altri sintomi sono altrettanto caratteristici: cambiamenti di umore, difficoltà di sonno e cambiamenti della sfera sessuale.
Questo periodo può precedere di mesi o anche anni , l’ingresso della donna in menopausa, fase identificata dall’assenza di sanguinamento mestruale per dodici mesi.
COME CAMBIA L’APPETITO
La menopausa può avere diverse implicazioni sull’appetito, la digestione ed il controllo del peso.
Il meccanismo è un susseguirsi di casualità : la menopausa è associata ad un aumento del tessuto adiposo addominale, il quale produce degli ormoni che influenzano l’appetito e il controllo energetico.
La menopausa inoltre inibisce la produzione di estradiolo delle ovaie , ormone che sembra fornire la sensazione di sazietà, e che contribuisce alla insulino resistenza.
In questa condizione la donna produce meno insulina, il che si traduce in un metabolismo più lento e quindi un aumento di peso.
COSA CONSIGLIARE?
Il consumo di cereali integrali ricchi di fibre è associato a una migliore gestione dl peso, così come mangiare proteine a colazione può fornire un migliore controllo dell’appetito e una maggiore sazietà durante il giorno, abbassando i livelli di insulina e glucosio e quini anche la riduzione dell’appetito.
Risulta importante una dieta ricca di proteine, si calcola che il consumo di proteine ideale sia dal 20 al 25 per cento di fabbisogno energetico giornaliero.
Uno studio ha dimostrato che la perdita di peso complessiva dopo due anni è maggiore per le diete a basso contenuto di carboidrati, inoltre sembra che consumare quantità maggiori di proteine alimentari porti ad una minore perdita di massa magra.
Un altro disturbo caratteristico della menopausa è la difficoltà di digestione, anch’essa legata allo squilibrio ormonale.
Per la riduzione di questa sintomatologia è importante la riduzione dell’apporto di caffè e tè, la limitazione delle bevande alcoliche e gassate.
Sebbene l’uso di prazoli possa alleviare i sintomi, l’uso di questo farmaco in maniera prolungata è associata a perdita ossea , carenza di ferro e di vitamina B12 , quindi diventa essenziale valutare una adeguata integrazione di questi elementi.
La menopausa rappresenta una fase critica di cambiamento nella forza ossea nelle donne, ed è in questa fase che si pongono le basi per lo sviluppo o meno dell’osteoporosi.
Il ridotto assorbimento di calcio e vitamina D può essere contrastato dal latte e suoi derivati, i legumi secchi , gli ortaggi a foglia larga e verde come la cicoria , gli spinaci,i cavoli e alcuni pesci come le sardine, alici sgombri.
Altre fonti di calcio sono: mandorle,noci, pistacchi ed i meno conosciuti fichi secchi.
Alcune condizioni aumentano il rischio: vita sedentaria, fumo di sigaretta, uso prolungato di farmaci che interferiscono sul metabolismo osseo, familiarità, malattie da malassorbimento, intolleranze alimentari, (come quella al lattosio) patologie tiroidee.